Emilia-Romagna

WEEKEND SLOW A GORO: UNA TERRA SOSPESA TRA FIUME E MARE NEL DELTA DEL PO

A Goro, nel Parco del Delta del Po, esiste una terra senza tempo sospesa tra fiume e mare, ideale per trascorrere un weekend slow e rigenerante a stretto contatto con la natura.

Una natura incontaminata, che lascia sulle labbra un sapore salmastro e conquista il visitatore con la particolarità dei suoi paesaggi senza fine e il suo ritmo lento, che rende possibile assaporare appieno il momento presente.

Quando siamo partiti sentivamo l’esigenza di perderci in nuovi orizzonti e ritrovare quell’appagata curiosità che solo il viaggio sa donare e quest’angolo remoto di Emilia-Romagna ha superato altamente le nostre aspettative.

Goro Gorino Delta del Po Sacca di Goro Gita in barca

Il territorio, estremamente variegato, muta ad ogni scorcio regalando una miriade di opportunità, come ad esempio escursioni in bici all’interno di un antico bosco, gite in barca sul fiume al tramonto oppure romantiche camminate sulla spiaggia.

Nel Parco del Delta del Po si ha davvero un’ampia scelta di avventure da intraprendere, ma se come noi avete a disposizione un solo weekend da passare a Goro e Gorino, vi suggeriamo di non perdere nessuna delle seguenti esperienze!

LA SACCA DI GORO E LA VECCHIA LANTERNA

Il nostro itinerario inizia esplorando la Sacca di Goro, una laguna di circa 2700 ettari, racchiusa tra il Po di Goro e il Po di Volano, in cui 1300 pescatori si adoperano per avere la più alta produzione di vongole di tuttItalia.

Uno specchio d’acqua non troppo profondo e navigabile, in cui i canneti disegnano il panorama circostante come il pittore fa sulla sua tela.

Dal punto più alto della torretta della Vecchia Lanterna, ovvero il vecchio faro di Goro costruito nel 1864, quest’opera d’arte naturale si mostra in tutta la sua bellezza.

Lo scenario però è sorprendente anche durante la navigazione!

In diversi tratti della Sacca la natura è così travolgente da farci pensare di essere stati d’un tratto catapultati nel lontano continente asiatico!

Sacca di Goro Delat del Po

Oltre alla vegetazione, merita una menzione l’interessante avifauna del luogo, che spinge sempre più appassionati di birdwatching a sondare queste acque.

Sulla rotta della motobarca Carcana abbiamo infatti incontrato cigni, cormorani, germani reali, aironi, marangoni minori, beccacce di mare, chiurli e fenicotteri.

Quest’imbarcazione è il mezzo ideale con cui muoversi all’interno della Sacca di Goro, poiché ha un impatto quasi nullo sul territorio e permette di navigare anche i canali più piccoli, altrimenti inaccessibili.

L’ISOLA DELL’AMORE E IL FARO DI GORO

Proseguendo con la nostra gita in barca siamo giunti nel punto più suggestivo della zona, dove una lunga striscia di sabbia localmente chiamata “scanno”, ma meglio conosciuta come Isola dell’Amore, divide la Sacca di Goro dal Mare Adriatico.

La sabbia baciata dall’acqua, il profumo del mare, l’intima spiaggia attrezzata e lo straordinario Faro di Goro che si erge maestoso, rendono l’Isola dell’Amore un vero e proprio paradiso!

Faro di Goro Spiaggia di Goro Delta del Po

Dopotutto la leggenda racconta che questo lembo di terra abbia il potere di rinnovare e rinvigorire la passione di tutte le coppie innamorate che approdano sull’isola!

Un’ottima ragione per recarvisi se si ha in programma una fuga romantica!

MINICROCIERA SUL FIUME PO

Per dedicare l’intera giornata all’acqua, l’elemento naturale che più caratterizza Goro, il pomeriggio ci siamo concessi una piccola crociera sul Po, per provare il brivido di solcare anche le acque del fiume più lungo d’Italia!

Imbarcati a Gorino alle 17.00 siamo stati subito deliziati con uno squisito aperitivo, nell’attesa di vedere il cielo tingersi dei colori caldi del tramonto.

Oltre la gita alla Golden Hour, la Motonave Principessa offre tanti itinerari differenti e la possibilità di pranzare a bordo per chi volesse godersi qualche piatto di buon pesce, mentre le acque verdi del fiume incontrano le delicate onde del mare, definendo una linea quasi netta sull’orizzonte.

Consiglio tutte queste attività anche a chi, come me, soffre tantissimo il mal di mare.

In quest’oasi dalle acque placide ho trovato le giuste condizioni per poter vivere, per la prima volta, con spensieratezza la gioia della navigazione.

LA RISERVA NATURALE DEL GRAN BOSCO DELLA MESOLA

Il giorno seguente abbiamo visitato la Riserva Naturale del Gran Bosco della Mesola, uno degli ultimi residui esistenti e meglio conservati di un antico bosco di pianura, che un tempo ricopriva tutto l’alto adriatico come un’unica foresta.

A causa dei disboscamenti dei secoli scorsi oggi il bosco misura 1.058 ettari, di cui 120 sono liberamente aperti al pubblico, 220 fanno parte della Riserva Integrale e i restanti sono visitabili a patto di essere accompagnati da una guida.

Quest’ultima ci ha condotti all’interno del bosco attraverso l’ausilio di un pulmino, raccontando ogni curiosità e particolarità della riserva.

Per tutelare al meglio la tranquillità dei cervi durante il delicato momento delle nascite, solo in alcuni periodi dell’anno è permesso effettuare la stessa visita in bicicletta.

bosco della Mesola RIserva naturale cervi

Solamente qui e in Sardegna, infatti, si può ammirare l’unica specie di cervo autoctona e biologicamente pura italiana, ed è indescrivibile l’emozione provata nell’osservare così tanti esemplari da vicino.

Dopo l’entusiasmante incontro con i cervi, Stefano la nostra efficientissima guida, si è diretto al centro visite, per illustrarci attraverso alcuni scatti fotografici e pannelli informativi, molte caratteristiche di questi splendidi animali.

L’ultima tappa del tour è il Parco delle Duchesse, una radura erbosa e sabbiosa in cui non cresce nulla, tranne qualche ciuffo di timo selvatico.

Il parco è chiamato cosi perché durante il periodo degli Estensi le duchesse erano solite rilassarsi e godersi il contatto con la natura nella radura, mentre i duchi d’Este cacciavano nel bosco.

In primavera e in autunno si svolgono anche visite guidate notturne.

Per info e prenotazioni potete scrivere alla mail info@acqua-deltadelpo.com oppure visitare il sito Ferrara Terra e Acqua.

PEDALANDO FRA GORO E VOLANO E LA DESTRA DEL PO

Finita la visita alla Riserva abbiamo noleggiato due biciclette e percorso la ciclabile Goro-Volano, un tracciato di circa 8 km adatto a tutti.

Destra del Fiume Po in bici Goro e Gorino

Per i ciclisti più allenati segnaliamo che alla Destra del Po esiste anche una delle piste ciclabili più lunghe d’Italia.

Dei suoi 125 km di lunghezza, noi abbiamo percorso il tratto che porta ad uno degli ultimi sette ponti di chiatte ancora funzionanti nella nostra penisola.

ponte di chiatte Goro

Un tempo questi ponti venivano realizzati legando numerose barche le une alle altre e costruendo in seguito su di esse una base percorribile ed un casello per riscuotere il pedaggio dell’attraversamento.

Il Ponte di barche del Po di Goro segna il confine tra la regione Emilia-Romagna e il Veneto.

GORO CAPITALE INDISCUSSA DELLA VONGOLA

Dopo tanto pedalare abbiamo gustato un ottimo pranzetto al ristorante La Cambusa, gestito da Salvatore all’interno del Porto Turistico di Goro, rimanendo entusiasti della selezione dei piatti proposti, con una particolare lode agli spaghetti alle vongole veraci.

Del resto la cittadina è considerata non a caso la capitale indiscussa delle vongole!

Qui vengono prodotte il 60% delle vongole italiane e più della metà di quelle europee, quindi non si può passare un weekend a Goro senza assaporare questa prelibatezza.

Marina di Goro

Incantevole anche la Marina di Goro, dove l’amore per il mare ha creato un polo importante che unisce il Porto Turistico, alla Pesca Sportiva e la Scuola di Vela, dove il signor Rubis Viviani con grande ardore allena dei giovanissimi velisti in erba.

Oltre alla passione che caratterizza le persone che lavorano al Porto, siamo rimasti molto colpiti dalla volontà che impiegano nell’ambito sociale, organizzando giornate dedicate ai bimbi dei reparti oncologici e prestando molta attenzione alle esigenze dei portatori di handicap.

Per gli abitanti di Goro il mare deve essere accessibile a tutti e stanno lavorando alacremente affinché, attraverso la creazione d’imbarcazioni speciali, chiunque possa navigare in modo autonomo.

Un valore aggiunto a questa brava gente che speriamo possa essere d’esempio per tante altre destinazioni.

DOVE DORMIRE IL WEEKEND A GORO E GORINO

Per chi desidera passare una notte in un alloggio insolito consigliamo di soggiornare al Faro di Goro.

L’edificio, appena ristrutturato, offre cinque stanze e nel pernottamento è compresa la spiaggia attrezzata sull’Isola dell’Amore.

In loco troverete anche un ristorante e un beach bar!

Potete contattare la struttura al seguente numero telefonico 0533778608.

Se invece preferite un alloggio low cost, in centro a Gorino, si può trovare ospitalità presso l’Ostello la Cueva del Faro, in cui ogni stanza è munita di bagno e un comodo servizio di biancheria.

CONSIGLI UTILI E DINTORNI

Per vivere al meglio un weekend estivo a Goro e Gorino, consigliamo di munirvi di cappellino, crema solare e repellente per gli insetti in laguna.

Se invece disponete di più giorni e desiderate esplorare anche i dintorni di questa realtà, meritano una visita la vicinissima Abbazia di Pomposa, un vero gioiello architettonico e la colorata cittadina di Comacchio.

Sperando che questa destinazione, non troppo inflazionata, vi abbia incuriosito, vi auguriamo di poterla scoprire presto durante una bel fine settimana, perché come ripetono spesso gli abitanti di Goro e Gorino: “dovremmo avere tutti una vista mare.”

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con il Comune di Goro e @visit_goro_gorino, in seguito al Blog Tour “Un po di Goro”.

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